didattica
Alberto Pian Come cambia il mondo del cinema con un iPhone e quali opportunità si pongono nella scuolaNel mese di marzo 2018 è prevista l'uscita di Unsane, il nuovo film di Steven Soderbergh, l'autore di film cult come Erin Brockovich, Traffic e Ocean's Eleven. Tranquilli, niente paura, non ci siamo trasformati in un sito di recensioni cinematografiche. Il fatto è che questa notizia ha per noi una grande importanza e ci invita a una serie di riflessioni sulla didattica e sulla creatività. Il motivo è presto detto: Unsane è stato girato in una sola settimana e con un iPhone. Proprio così. La qualità di uscita dall'iPhone in questione è decisamente filmica e Steven Soderbergh è stato molto soddisfatto del risultato ottenuto. ▷ UNSANE Trailer (2018) "Penso che l'iPhone sia il futuro"Sentite che cosa ha detto ai media americani: «Penso che l'iPhone sia il futuro. Chiunque vedrà questo film non avrà idea dei retroscena della produzione, ovvero che è stato girato con un telefono». Si può essere più chiari? Nessuno noterà la minima differenza fra una videocamera RED, BlackMagic, Canon, con tutto il loro corredo di ottiche per valori di decine di migliaia di € e un iPhone con set aggiuntivo di lenti da 300€, alcuni strumenti fisici di stabilizzazione per 500€ e un'app da 10€ per girare concretamente il film. Per questo Steven Soderbergh pensa che iPhone sarà il futuro. Ma non si tratta solo di qualità dell'immagine o di budget. Steven Soderbergh non ha certo problemi di budget nei confronti dei suoi produttori. Il fattore decisivo è la liberazione creativa con il quale il regista ha potuto operare. Infatti, egli aggiunge: «Utilizzare l'iPhone è stata una delle esperienze più liberatorie che abbia mai avuto come regista e che continuo ad avere. Le sensazioni che ho provato un minuto dopo l'altro sono state così significative che, per me, questo è da considerarsi come un nuovo capitolo» Un'inquadratura di Unsane. A parte il noto esperimento di Black With Project, girato da alcuni ragazzi con gli iPhone, nel 2015 abbiamo avuto il precedente di Tangerine, film di Sean Baker. Questa è la storia di una prostituta transessuale a Los Angeles che è spinta a svolgere ricerche e indagini. FilmicPro: per diventare dei registi professionistiAnche questo film era girato con un iPhone, uno solo e l'applicazione - fenomenale applicazione - FilmicPro, con la quale puoi fare riprese anche in 4K, scegliere tutti i formati che vuoi, fare un accurato bilanciamento del bianco e un'accuratissima messa a fuoco e avere un controllo perfetto su diversi parametri come la velocità di ripresa per ottenere ottimi effetti rallenty. Dicevo che il film è stato girato con un solo iPhone 5S, con adattatori Moondog Lens da meno di 200 $ per un budget totale, tutto compreso, di 120.000 $. Riprese sul set di Tangerine. A suo tempo Sean Baker si esprimeva in questo modo: “Non ho pensato a nessun altro modo con il quale il film potesse essere fatto”. Aveva le idee precise. Di più, possiamo fare un percorso a ritroso e rifarci a un film del 2012 di Spike Lee. In Red Hock Spke Lee aveva usato alcune riprese realizzate da un ragazzino con il suo iPad. Il ragazzino veniva inquadrato nel film e quindi venivano mostrate le sue riprese originali. Sean Baker è rimasto colpito proprio dal fascino che queste riprese (di qualità inferiore, rispetto a quelle cinematografiche classiche e non anamorfiche), avevano esercitato su di lui: “Mi aveva ispirato il film di Spike Lee, Red Hook Summer, 2012. Ricordate il le riprese che il ragazzo faceva dal suo iPad? C'è qualcosa che catturava il mio interesse, ogni volta che l’immagine tagliava sul suo iPad. Allora ho pensato: perché non fare un intero film con questa tecnica?” E così è nato anche il suo film. Tangerine Clip - Just Out of Prison Tutti abbiamo qualcosa da raccontareCerto, una rondine non fa primavera, ma ormai siamo quasi in estate, nel senso che la rivoluzione in campo cinematografico iniziata nel 2005 con la possibilità di pubblicare i propri contenuti su scala planetaria (YouTube), e ancor prima, negli anni novanta con QuickTime e gli iMac che montavano filmati inpochi clic, è ormai in uno stadio talmente avanzato che di rondini ne aspettiamo stormi interi. Michael Whol, regista indipendente, uno degli ispiratori di FinalCut, nel 2004 diceva che “Noi tutti abbiamo qualcosa da raccontare. Ciononostante, negli ultimi decenni il numero di persone che se ne occupano si è sistematicamente ridotto; i mezzi di comunicazione più importanti sono diventati un pulpito dal quale una piccola minoranza di cantastorie presenta lavori narrativi di poco valore, pubblicità squallide che promuovono la cultura del consumismo e della passività. Ora, però, abbiamo non solo l’opportunità di riscoprire le nostre vere voci, ma anche strumenti rivoluzionari a nostra disposizione. Quindi rischiate provando anche voi a raccontare una storia.” (Michael Wohl, FinalCut Pro, Apogeo, Milano, 2003, pag. 403.) La sua profezia, come abbiamo dimostrato si è avverata:
Abbiamo dunque definito che una strada è inequivocabilmente tracciata. Ma, ci dobbiamo chiedere: questo che cosa comporta in campo didattico / educativo? Alcuni spunti di riflessione per i docentiA mio parere, tutto questo, comporta alcune considerazioni che riassumo per punti e che vi sottopongo come spunti di riflessione e di discussione. Tutti producono film, ma dove risiede la qualità e il valore in ciò che i nostri studenti realizzano?Secondo me questa è una grande questione. Non è un caso trovare scuole e studenti che dispongono di grandi e sofisticati mezzi per produrre filmati. Ma se guardiamo la loro qualità ci accorgiamo che emergono due elementi principali. Il primo è una ricerca di effetto e di composizione. Si tende cioè, a prediligere il "come", il come girare, il come inquadrare, il come stupire, il come ottenere un effetto che si distingua da altri o che imiti una nuova tendenza. Su questo punto dobbiamo essere chiari: la tecnica cinematografica non determina l'evoluzione della cinematografia. Anche un film muto e in B/N può essere, prodotto oggi (e Artist lo insegna), una grande opera. Il secondo elemento dominante è la povertà narrativa. Il racconto è ciò che subisce i colpi dell'evoluzione tecnologica: sempre di meno si è in grado di raccontare buone storie e di costruirle bene. Basta prendere l'insieme della produzione video che tutti i giovani praticano e osservare la presenza di massicce dosi di caratteri stereotipati e la loro povertà narrativa, seppur, a volte, i filmati, vengano girati e montati con grande perizia tecnica. Non si può più dire: bravo! Hai creato un video!Se la produzione filmica è ora nelle mani di tutti, la scuola si dovrebbe distinguere da questa produzione di massa, per poter insegnare davvero qualcosa. Non si può più dire: bravo! Hai creato un video! Dieci anni fa aveva un senso perchè eravamo in una fase pionieristica ma oggi, che si producono spezzoni video, clip e interi film con qualsiasi social, smartphone e in qualsiasi contesto, bisogna passare a una fase più selettiva. Bisogna puntare alla costruzione della storia, alla letteratura. Bisogna dire: bravo, tecnicamente perfetto, ma dov'è la storia? Che cosa avresti voluto raccontare? Aiutare gli studenti ad impadronirsi del linguaggioDato che la produzione di storie investe tutti i campi ed è necessaria come strumento di divulgazione scientifica in tutte le discipline - ma è anche necessaria come strumento di inserimento sociale e di inclusione, di promozione professionale e di arricchimento culturale - sarebbe necessario che tutti gli insegnanti fossero informati su questo piano. Non sul terreno tecnico, ma della narrazione / divulgazione filmica e fotografica nel loro specifico ambito disciplinare. Questo permetterebbe loro di aiutare i propri studenti a impadronirsi realmente di un linguaggio e di acquisire nuove chances professionali perchè sarebbero in grado di creare prodotti di qualità in specifici campi del sapere umano. Su questi temi possiamo aprire riflessioni e condividere esperienze, perchè il nuovo salto della produzione cinematografica, dopo l'ondata della produzione video di massa, influirà sempre di più sul modo di insegnare e di apprendere.
Strumenti utili impiegati nei film girati con iPhone:
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