Alberto Pian, Julie Willcott
Immagini 3D con iPad
Alberto Pian e Julie Willicott, hanno presentato al Challenge to Change, questa esperienza.
Per vedere delle immagini attraverso un effetto 3D, non è necessario ricorrere a strumenti sofisticati che generano filmati o immagini specifici. Anche le tecnologie più antiche possono essere impiegate attraverso i mezzi moderni, come gli iPad. Che cos’è la stereoscopia
Per esempio, possiamo ricorrere alla stereoscopia, una tecnica che risale alla prima metà dell’ottocento.
La stereografia consente di attribuire un effetto 3D alle immagini, senza bisogno di applicazioni di fotoritocco. Per ottenere questo effetto bisogna duplicare l’immagine, accostare fra loro le due immagini così ottenute e vederle attraverso un paio di lenti non graduate. A causa di un effetto, che alla scienza ottica non è ancora del tutto chiaro, l’occhio sovrappone le due immagini affiancate per mostrarne una sola in rilievo, con un evidente effetto 3D. Questo procedimento è stato inventato nel 1832 da sir Charles Wheatstone.
E’ importante considerare che la visione stereoscopica non è immediata e non è uguale per tutti i soggetti.
Per esempio, il risultato della visione dipende soprattutto dalla distanza fra gli occhi e l’immagine. Questa distanza può variare da soggetto a soggetto. Un altro fattore che incide è l’illuminazione delle fotografie che, generalmente, dovrebbe avvenire dal retro. Come riprodurre effetti stereoscopici con iPad
Gli strumenti per vedere immagini stereoscopiche, funzionano anche con gli iPad.
Possiamo utilizzare dei comuni occhiali in plastica molto economici e appoggiarli direttamente sull’iPad, a contatto con una immagine stereografia, per vedere l’effetto 3D. Dato che l’oggetto dipende in gran parte dalla distanza, possiamo anche ottenere una visione 3D senza accostare il visore direttamente all’iPad. Creiamo una immagine stereoscopica
Come possiamo creare una immagine stereoscopica?
La procedura è molto semplice.
Per ottenere un effetto ideale bisognerebbe spostare l’immagine di destra di qualche millimetro verso sinistra.
Il motivo, dipende dal fatto, che gli occhi recepiscono due immagini distinte e la distanza tra i centri dei bulbi oculari è di circa 6,5 cm. Ancora meglio sarebbe scattare due foto distinte una leggermente spostata lungo lo stesso asse orizzontale, rispetto all’altra. Scarica il modello in Keynote
Con questo modello hai una base per provare a creare le tue immagini stereografiche! SCARICA IL MODELLO.
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Febbraio 2019
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